INTERVISTE – Mattia Frosi: “Melzo mi ha ridato gli stimoli giusti”

È stato uno dei primi annunci ufficiali della società, che lo ha confermato in rosa anche per la prossima stagione 2020/2021.

Mattia Frosi, ruolo portiere classe 1998, non vede l’ora di tornare a difendere i pali del Melzo dopo gli ultimi mesi di stop forzato causa Covid-19.

Un giovane estremo difensore che ha dalla sua un curriculum calcistico fin qui importante, che lo ha visto in società di livello superiore come Pro Piacenza e Real Milano. Un giovane, appunto, capace di affrontare diversi ostacoli nella sua vita che ne hanno forgiato il carattere: “Ho avuto un infortunio serio che mi ha costretto addirittura a sottopormi a due operazioni. La seconda purtroppo non è andata come si sperava, ho passato un intero anno a fare riabilitazione solamente per riuscire a sollevare il braccio. Non é stato facile, e quando mi sono ripreso non avevo più stimoli. Però penso che nel calcio, come nella vita, bisogna toccare il fondo per darsi la spinta per tornare più in alto di prima”, racconta Mattia.

Stimoli, quelli necessari nella quotidianità e fondamentali per un calciatore, e che Frosi ha ben saldi in mente: “Il nuovo Melzo mi ha dato gli stimoli giusti, dal presidente Lamberti al mister/direttore generale Milazzo. La reputo assolutamente una società seria con un progetto chiaro e importante. Penso che ogni giocatore cerchi questo, ed io l’ho trovato. Darò tutto per questa maglia e per questa società”.

Quello del portiere è storicamente un ruolo delicatissimo e sempre al centro delle critiche, ma per Mattia fu amore a prima vista fin da piccolo: “Nacque tutto alla scuola calcio, quando un giorno chiesero chi volesse andare a fare un allenamento da portiere. Accettai solo io, e poi da quella porta non ci sono più uscito. Mi innamorai di quel ruolo, sempre un po’ snobbato da tutti i bambini di quell’età, ma secondo me nessuno sapeva in realtà cosa si stesse perdendo. Così da possibile bomber numero 9, sono passato ad essere un numero 1”.

Con un modello niente male: “A chi mi ispiro? Beh troppo banale dire Buffon ma non si potrebbe dire altrimenti. L’ho visto giocare e vissuto nel pieno della sua carriera e penso che non si possa far altro che ispirarsi a una leggenda come Gigi, che anche a 40 anni tira fuori ancora qualche coniglio dal cappello…”.

Ma alla fine della storia, che tipo di persona è Mattia Frosi? “In campo così come nella vita mi reputo una persona con un carattere forte e spesso duro, ma sono anche il primo ad aiutare un compagno in campo e fuori, perchè il gruppo è tutto. Sono una persona che si prende sempre le proprie responsabilità e insegue il proprio obbiettivo finché non lo raggiunge, perché nella vita volere é potere”.

E dove si vede tra qualche anno Mattia Frosi? “Visto che sognare non costa nulla, spero di difendere la porta del Melzo in una categoria che compete a questa società. Chi vivrà vedra…”.