INTERVISTE – Riflessione Pettina: “Calcio metafora della vita. Vince chi non molla mai”

“Questa stagione sarà diversa, c’è aria di cambiamento. Penso che siamo nelle mani di chi può fare del bene per questa società. Ovviamente noi giocatori siamo una pedina importante e dovremo fare altrettanto bene per il raggiungimento degli obbiettivi prefissati”.

Parola di Lorenzo Pettina, difensore classe 1997 che il nuovo corso Melzo ha confermato in rosa anche per la prossima stagione.

Un campionato turbolento quello passato, “congelato” dal Covid-19, che però bisogna mettersi alle spalle: “L’anno scorso penso che avevamo i giocatori giusti per salire di categoria, eppure abbiamo avuto un piazzamento di metà classifica. Il calcio non ti da estreme certezze”, prosegue Lorenzo.

Che prosegue così la sua riflessione personale in senso metaforico: “Penso che il calcio sia una delle più grandi sfide della vita, fatta sia di emozioni che sofferenze, in cui ognuno deve tirare fuori il meglio di se. Non esistono scuse in uno sport come questo: vince chi non molla mai, chi non smette di crederci, chi non si tira indietro e chi ad ogni sconfitta non tira fuori scuse per giustificarsi”.

“Fuori dal campo? Mi reputo una persona educata, rispettosa e socievole. Non mi piace scontrarmi e cerco sempre la migliore risoluzione a tutto”, dice Pettina.

Ma sul rettangolo da gioco, con un pallone tra i piedi e la maglia biancazzurra del Melzo, le cose cambiano: “Sono un giocatore che non si da mai per vinto. Sono testardo, combatto e sopratutto corro fino a quando l’arbitro non fischia la fine. Non mi arrendo mai e sono il primo che tira fuori la cattiveria agonistica dei miei compagni affinché facciano del loro meglio – conclude Pettina -. Amo scappare sulla fascia in fase offensiva ma sono anche bravo a difendere la mia porta. Ogni partita mi pongo sempre l’obbiettivo di aiutare al meglio la mia squadra”.

E allora arrivederci, per l’ennesimo anno, al Buozzi Stadium.